Il Professor Palù sulla variante Delta del Covid: “Adolescenti e bambini più colpiti, naso e gola vengono infettati con maggiore facilità”.
Intervenuto ai microfoni de il Corriere della Sera, Giorgio Palù ha fatto il punto sulla diffusione della variante Delta del Covid.
Palù sulla variante Delta del Covid: “È possibile che diventi dominante anche in Italia. Ma non bisogna spaventarsi”
“È possibile che la variante Delta diventi dominante anche in Italia. Ma non bisogna spaventarsi sebbene sia più contagiosa. Il processo evolutivo di un virus pandemico consiste nell’adattarsi sempre di più alla specie ospite e non nel diventare più virulento, pena la sua stessa estinzione. Capiremo presto se abbiamo a che fare con un ceppo che dà luogo a manifestazioni meno gravi avendo come bersaglio le vie respiratorie superiori, naso e faringe“, ha dichiarato Palù, membro del Cts e presidente del Cda Aifa, ai microfoni de il Corriere della Sera.
La diffusione della variante
La buona notizia è che, secondo Palù, la variante Delta del Covid non deve allarmare più del dovuto: “Questa è un’evoluzione naturale del virus che muta nel suo genoma. Non graviamo questo fenomeno fisiologico di drammaticità anche se i numeri indicano che questa variante ha preso velocemente il sopravvento in Inghilterra, dove è all’origine del 90% dei contagi. In Francia e Germania è al 20%, in Portogallo al 40-50%. In Italia un mese fa era sull’1%. È stata recentissimamente documentata una sua prevalenza intorno al 20% dall’Istituto superiore di sanità“.
La variante Delta colpisce di più i bambini e gli adolescenti
Stando ai dati a disposizione, la variante colpisce di più i bambini e gli adolescenti: “Dipende dal fatto che pur possedendo meno recettori per il virus nelle cellule delle prime vie respiratorie, naso e gola vengono infettati con maggior facilità in quanto la variante ha acquisito una più elevata affinità per i recettori stessi“.